Conferenza n.119 del 21 marzo 2025
Ospite: Carlo Bellieni / Argomento: Matrimonio

I PRIMI 1000 GIORNI D'ORO
Sviluppo, amore e neuroscienze: perché il destino di una persona si gioca dal concepimento ai 2 anni

La 119° conferenza del Centro Culturale Amici del Timone di Staggia Senese ha ospitato il professor Carlo Bellieni, responsabile della "Cura del dolore pediatrico" dell'Azienda Ospedaliera Senese. Autore di 12 libri e 400 pubblicazioni di medicina e bioetica. Detentore di due brevetti italiani per apparecchi medici e di uno europeo. Uno di tali brevetti riguarda un apparecchio per misurare il pianto del neonato ed ha creato una scala di valutazione del dolore basata sul suono del pianto. Membro di 28 comitati scientifici internazionali, le sue scoperte sono patrimonio di moltissime linee-guida  adottate in tutto il mondo.
IL Prof  Bellieni ha presentato il suo ultimo libro "I primi 1000 giorni d'oro" spiegando come questo periodo di 1000 giorni che va dal concepimento ai 2 anni di vita del bambino siano fondamentali per il suo corretto sviluppo. In questo lasso di tempo, infatti, il bambino riceve sia dal patrimonio genetico sia dall'ambiente, segni indelebili che rimarranno per sempre caratteristici dell'individuo.
Durante la gravidanza succedono delle cose incredibili, che non accadono in nessun'altra occasione. L'embrione, ha spiegato Bellieni, è di fatto un corpo estraneo all'interno del corpo della mamma, ma non viene distrutto perché è in grado di mandare al sistema immunitario della mamma dei segnali per bloccarlo. La mamma, dal canto suo, manda dei segnali all'embrione per farlo attecchire. L'embrione inoltre, invia nel sangue della mamma alcune cellule per rinforzarla. La pancia è un filtro per abituare il bambino al mondo esterno. All'interno della pancia egli impara a riconoscere l'odore del latte e il suono della voce della mamma. Dalla metà della gravidanza il bambino può sentire dolore, per questo negli interventi chirurgici prenatali viene anestetizzato, altrimenti incorre in danni cerebrali.
Tutto quello che si forma di importante nel cervello del bambino avviene nei primi 20 giorni di vita durante i quali egli vive in simbiosi con la mamma, la quale ha come un'alterazione mentale per cui vede solo il suo bimbo. Il bimbo è così egocentrico da pensare che tutto ciò che vede lo sta producendo lui, compresi gli sguardi della mamma. Di conseguenza, se gli sguardi della mamma sono sguardi d'amore lui si concepirà come amabile, se sono sguardi di rifiuto, lui si sentirà da rifiutare. Se la mamma è ansiosa anche il bambino sarà ansioso, se è serena anche il bambino lo sarà. È proprio in questo periodo che si forma la concezione che abbiamo di noi. Le coccole della mamma fanno sviluppare nel bambino gli ormoni contro lo stress e in questo modo egli riconosce nella mamma un porto sicuro.
All'età di un anno si può misurare il tipo di attaccamento che il bambino ha con la mamma e da questo si formerà il modo con cui il bambino, da grande, si relazionerà con il partner.
Indubbiamente il rapporto con la mamma è per il bambino preponderante, per questo la mamma deve trasmettere al figlio tutto l'affetto possibile, ma poi deve saperlo lasciar andare. Ed è in questo momento che entra maggiormente in scena il ruolo del papà, il quale aiuta la mamma ad uscire dal ruolo di mamma per ritornare donna. Il papà insegna al bambino che non è tutto possibile ma che ci sono dei limiti; il papà lo porta per mano entro questi limiti e gli insegna il senso della vita attraverso il suo comportamento.
Quando il bambino non è desiderato, ha poi continuato Bellieni, si sviluppano ansia e depressione e in alcuni casi anche l'anoressia. In quest'ultimo caso, il bambino si lascia morire non mangiando sperando che prima o poi la mamma lo noterà, oppure al contrario ha percepito la mamma come troppo oppressiva e quindi ha il rifiuto della mamma, rappresentata appunto dal cibo. Quando il bambino è iperattivo, vuol dire che ha avuto un bisogno di essere abbracciato non colmato.
Quando la mamma si allontana, il bambino vive uno stato d'ansia che cerca di colmare attaccandosi a degli oggetti. In caso di assenze della mamma prolungate, il bambino può sviluppare anche disturbi psichiatrici. È il caso ad esempio di quelle persone che sviluppano delle particolari capacità in un campo specifico, perché si buttano a capofitto in delle attività nelle quali diventano dei geni, per compensare ciò che gli è mancato, ma che poi hanno gravi mancanze e gravi problemi relazionali.
La conferenza si è conclusa con molte domande, sintomo di un grande interesse da parte del pubblico, per un argomento davvero interessante e anche molto importante per far crescere persone il più possibile senza traumi, che si sentano davvero amate e desiderate. Amare e sentirsi amati è il principale desiderio di tutti e anche il principale insegnamento di Nostro Signore: amare il nostro prossimo come noi stessi.