Conferenza n.75 del 25 febbraio 2016
Ospite: Angela Pellicciari / Argomento: Storia

PAPI E SANTI, IMPERATORI E RE, GNOSI E PERSECUZIONE
La storia va spiegata educando ad un giudizio e non in maniera asettica, alla ricerca di una neutralità impossibile da raggiungere

Il Centro Culturale Amici del Timone di Staggia Senese ha organizzato il 25 febbraio la sua 75° conferenza ospitando per la quinta volta la professoressa Angela Pellicciari, storica, esperta di Risorgimento e docente di Storia della Chiesa, tiene ogni terzo lunedì del mese una trasmissione su Radio Maria e si impegna da anni nella revisione di molte pagine di storia, distorte per interessi soprattutto politici ed ideologici.
A presentarla c'era il parroco di Quercegrossa don Alessandro Galeotti, il quale ha introdotto l'ultimo libro della professoressa Pellicciari dal titolo "Una storia della Chiesa".
Egli ha ribattuto sull'importanza di spiegare la storia educando ad un giudizio e non in maniera asettica, alla ricerca di una neutralità impossibile da raggiungere. Secondo lui il merito principale della professoressa è stato proprio quello di osservare e spiegare il passato alla luce di Gesù Cristo, dando un giudizio cristiano sugli avvenimenti storici. Infatti, se il modernismo ha sostenuto che il passato è tutto da buttare e che noi siamo, per principio, migliori dei nostri predecessori e faremo sicuramente scelte migliori di loro, in realtà lo sguardo del cristiano sul passato è uno sguardo pieno di gratitudine. Questo perché una catena umana, fatta sia di santi che di peccatori, di errori ma anche di tante azioni eroiche, ha tramandato nei secoli e ha portato fino a noi l'annuncio di salvezza che Cristo facendosi uomo nella storia e morendo in croce per noi ha distrutto la morte, l'unica realtà sicura e temuta da tutti. Gesù ci ha donato in questo modo anche la certezza sul futuro. E così, con questa gratitudine verso il passato e la certezza del futuro, possiamo ragionevolmente avere anche uno sguardo critico, ma sereno, sul nostro presente seppur turbato da persecuzioni, pericoli e decadenza morale e materiale.
La professoressa Pellicciari ha iniziato il suo intervento leggendo un brano, riportato nel suo libro, di una lettera che nell'undecimo secolo l'imperatore di Bisanzio scrisse ad un feudatario francese, descrivendo ciò che commettevano i Turchi, i quali avevano conquistato Bisanzio. Stupri, profanazioni di vergini, di monache, perfino sodomizzazioni di sacerdoti e vescovi. E poi distruzioni di chiese e profanazioni dei luoghi sacri nei modi più turpi, portandovi dentro cristiani che circoncidevano gettando il loro sangue nei battisteri ed obbligandoli anche ad urinare in essi e a bestemmiare. Tutto ciò non è solo accaduto nel passato, ma accade anche oggi, sotto i nostri occhi impassibili, in Siria e nell'Africa subsahariana, dove nostri fratelli nella fede sono uccisi, torturati ed umiliati in tutti i modi, senza che nessuno in Occidente non solo faccia qualcosa, ma neppure denunci niente. L'imperatore della Chiesa d'Oriente scrisse questa lettera chiedendo soccorso all'Occidente, che rispose prontamente indicendo le Crociate.
Ecco che una pagina gloriosa come quella delle Crociate, indette per andare a difendere i cristiani massacrati e per tutelare i luoghi dove Cristo è nato e vissuto, dove è avvenuta la nascita della cristianità e dove i musulmani impedivano con la forza di fare memoria dei fatti storici riguardanti Gesù, viene infangata in tutti i modi, al punto che noi cristiani ce ne vergogniamo invece di andarne fieri. Siamo di fronte ad una congiura degli uomini contro la verità della storia della Chiesa, che attribuisce ai cristiani sia presenti che passati quelle caratteristiche tipiche dei musulmani e delle azioni che essi da sempre compiono in nome di Allah.
In tutti i periodi storici, ha spiegato ancora la Pellicciari, la Chiesa è stata perseguitata, dai primi secoli, passando per la Rivoluzione Francese e il Risorgimento; per non parlare dei totalitarismi: sia il Nazismo che il Comunismo puntavano infatti, tra le altre cose, anche a distruggere la Chiesa e la fede Cattolica. Oltre che dall'esterno, inoltre, la Chiesa è perseguitata anche dal suo interno attraverso le eresie.
Per capire la storia della Chiesa la Pellicciari ha sottolineato che Roma è al centro del mondo, anzi Roma è il mondo. Il detto "Roma caput mundi", Roma capitale del mondo, sottolinea tale verità. Ed è per questo che Roma è stata strategica per l'impero romano prima e per la Chiesa Cattolica poi. Ecco perché la Chiesa è sempre stata e sempre sarà romana con a capo il romano pontefice. Ed ecco perché da sempre i nemici della Chiesa hanno cercato di toglierle questa posizione che la rende universale per accaparrarsi la sua sovranità. Satana ha sempre cercato una realtà che potesse contrastare l'universalità di Roma, per questo tutti i più grandi imperatori e i più grandi dittatori si sono sempre schierati contro i Papi e la Chiesa. Per non parlare dell'Islam che ha, come scopo ultimo, quello di conquistare Roma.
Ma nonostante tutte le difficoltà, lo Spirito Santo ancora soffia con freschezza e da duemila anni permette alla Chiesa di andare avanti e portare frutti. Accusano spesso le religioni monoteistiche di essere le responsabili di odio e guerre. Il monoteismo cattolico però non ha niente a che fare con il monoteismo islamico. Infatti, quello islamico è un Dio che comanda ai suoi seguaci di essere sempre vincitori, sottomettendo o, peggio, uccidendo gli infedeli, mentre il Dio cattolico, Gesù Cristo, è un Dio che combatte lasciandosi inchiodare su una croce, che vince la morte con la forza del suo sacrificio, perdonando i suoi nemici ed esortandoci a fare altrettanto.
La storia del passato e ciò che accade non molto lontano da noi dovrebbe aiutarci a comprendere che noi cristiani dobbiamo essere un faro in questo mondo, annunciando l'unica verità che è Gesù Cristo e la sua parola. Solo così si ama davvero il nostro nemico e il nostro prossimo.
Un lungo applauso ha concluso la serata, segno che l'intervento della professoressa è stato molto gradito dal centinaio di persone presenti all'incontro.

 


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