Conferenza n.8 del 16 febbraio 2006
Ospite: Gianpaolo Barra / Argomento: Cristianesimo

PERSEGUITERANNO ANCHE VOI
Esperienze dalla Chiesa ridotta al silenzio

Giovedì 16 febbraio 2006 è intervenuto il giornalista e scrittore Gianpaolo Barra, fondatore e direttore del mensile di apologetica "Il Timone". Per tre anni ha lavorato per l'associazione di diritto pontificio "Aiuto alla Chiesa che soffre" e proprio a partire da questa sua esperienza ci ha parlato della drammatica situazione in cui per molti anni sono vissuti i cristiani in alcuni paesi, soprattutto dell'est.
Del resto la persecuzione è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Il professore ha ricordato una battuta di Papa Pio XII ad un seminarista a cui aveva chiesto le caratteristiche della vera Chiesa. Il timoroso seminarista aveva risposto: "una, santa, cattolica, apostolica" ma Papa Pacelli aggiunse "… e perseguitata". Da sempre infatti i cristiani, sulle orme della Passione di Cristo, hanno subìto repressioni, violenze e condanne a morte a causa della loro fede. Del resto Gesù lo aveva già profetizzato ai suoi discepoli: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Gv 15,20). Per rendercene conto non è necessario andare tanto indietro negli anni: infatti il secolo appena trascorso è stato sicuramente il più sanguinoso di tutti.
Una delle accuse che noi cattolici ci sentiamo rivolgere con più frequenza riguarda la storia dell'Inquisizione. Di errori in questo campo ne sono stati indubbiamente commessi dai cristiani e anche Papa Giovanni Paolo II ha chiesto pubblicamente perdono. Ma bisogna anche riflettere sui dati. Ad esempio, l'Inquisizione più terribile è stata quella spagnola. A parte il fatto che dipendeva direttamente dallo Stato, tra il 1550 e il 1800, in Spagna vennero emesse tremila sentenze di morte secondo il verdetto inquisitoriale. Ma il comunismo ateo ha fatto in soli settanta anni più di 250 milioni di vittime, con il solo scopo di estirpare dal cuore umano ogni sentimento religioso in modo da ricreare senza Dio un uomo completamente nuovo. Uno sforzo immane, che ha condotto questi poveri popoli ad una profonda miseria umana e materiale. Abbiamo quindi la conferma che chiunque vuol togliere di mezzo Dio è destinato già sulla terra a rovinare la vita non solo dei cristiani, ma di tutti gli uomini. Nella sola Cambogia, tra l'aprile del 1975 e il dicembre del 1978 hanno assunto il potere i Khmer rossi, dando inizio al genocidio che in meno di quattro anni ha causato tra uccisi, morti di fame o fuggiti all'estero, la scomparsa di circa due milioni di cambogiani su una popolazione di sette milioni. Ciononostante il regime comunista guidato da Pol Pot non è riuscito a raggiungere il proprio scopo: sopprimere tutti, lasciando in vita solo i bambini, gli unici che potevano essere educati per creare appunto l'uomo nuovo. Per superare queste spaventose cifre delle stragi comuniste c'è voluto l'aborto che ha causato in tutto il mondo ben un miliardo di vittime innocenti.
Un altro paese disastrato è stato l'Albania, dove fino al 1990 per legge era vietato credere in Dio. Chiunque fosse stato scoperto a pregare, anche solo in casa sua, sarebbe stato condannato a dieci anni di lavori forzati. La pena di morte per chi portava simboli religiosi o bibbie. Insomma in questi paesi, dove spesso regnava il comunismo, le prime ad essere negate erano le libertà più elementari, cui tutti noi siamo abituati e che spesso diamo per scontate; e con esse veniva negata la vita alla Chiesa Cattolica: milioni di religiosi, vescovi e fedeli erano condannati alla clandestinità spesso anche totale del loro culto.
Gianpaolo Barra ha raccontato alcune sue dirette esperienze con queste comunità. Nel 1983 andò a portare un messaggio al Primate della Cecoslovacchia. Il cardinale aveva ottantaquattro anni di cui sedici passati in prigione. Era stato definito una "quercia della fede" da Giovanni Paolo II. Il foglio se l'era dovuto cucire all'interno dei pantaloni perché, se glielo avessero trovato, le conseguenze sarebbero state gravissime: il destinatario sarebbe stato ucciso e a lui, che pur non rischiava la vita in quanto era di nazionalità italiana, avrebbero cercato di rompere gli organi interni colpendolo con dei sacchi di sabbia per non lasciare tracce sulla superficie del suo corpo. Una volta arrivato nella casa del cardinale, per parlare liberamente con lui, hanno dovuto conversare con una radio accesa interposta fra le loro bocche, affinché essa disturbasse le microspie che erano state messe all'interno della casa per controllare le conversazioni del cardinale. Quest'ultimo, seppur ultraottantenne, aveva deciso di dormire, ormai da anni, nel piccolo ripostiglio accanto alla camera da letto, unica stanza della casa senza microspie: avrebbe infatti potuto parlare nel sonno e rivelare così i nomi dei sacerdoti da lui ordinati in segreto, condannandoli, anche se involontariamente, a morte sicura.
Com'è ovvio, in simili condizioni di vita si ponevano molti problemi di fede: è giusto insegnare le preghiere ai bambini? Se loro le imparano e poi ingenuamente le ripetono a scuola, i genitori sono in pericolo di vita. Ed una persona che chiede di essere confessato è veramente un fedele o è una spia del governo?
Quello finora detto è solo una piccola parte di tutto ciò che il direttore del Timone ha esposto nella conferenza. Può però dare l'idea delle atrocità cui sono sottoposti i cristiani in diversi paesi del mondo. Ma anche se dobbiamo affrontare le persecuzioni ricordiamoci sempre di non farci prendere dallo sconforto e dalla disperazione, perché Dio ha promesso che alla fine dei tempi sarà Lui il vincitore e la testa del serpente sarà sicuramente schiacciata.
Infine Gianpaolo Barra si è chiesto come possiamo noi combattere quelle battaglie psicologiche che molto spesso ci troviamo ad affrontare anche nel nostro Paese e ci ha indicato tre strade. Prima di tutto dobbiamo vivere in grazia di Dio, attraverso la preghiera e i sacramenti. Secondariamente dobbiamo tenerci informati il più possibile di queste tragiche situazioni e soprattutto dobbiamo fare la fatica di studiare (leggere il Timone può essere un buon inizio) per evitare di credere alle bugie sulla storia della Chiesa che ci hanno raccontato a scuola e in televisione. Gianpaolo Barra ci ha fatto sorridere quando ci ha fatto notare che siamo informatissimi se un'attrice di Hollywood starnutisce e siamo estremamente superficiali sulle cose che veramente contano. Terza, ma non meno importante strada... non dobbiamo avere paura di agire!

PER APPROFONDIRE:
www.kattoliko.it/leggendanera
Don Massimo Astrua, Perseguiteranno anche voi, Mimep-docete.

RADIO MARIA:
Gianpaolo Barra conduce su Radio Maria la trasmissione "Corso elementare di apologetica" ogni 2° sabato del mese alle 21.00

 


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