LA CONCRETA CHIAMATA DI GESÙ...


Pietro: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore"

Gesù: "Non temere, d'ora in poi sarai pescatore di uomini!" (Lc 5,8.10)

Al termine del seminario molti mi hanno chiesto: "Ma sei proprio sicuro di diventare prete?". Allora ho ripensato alla mia vita per riassumere come sono riuscito a scorgere in essa la presenza e il disegno di Dio.
Nell'infanzia l'amore di Dio mi è arrivato attraverso lo strumento di mia madre. Mi ha sempre detto: "Ti ho atteso a lungo e, anche se in sala parto ho sofferto molto, quando ti ho visto accanto a me, ero pronta a tornare dentro per partorire ancora". Questo continuo ritornello mi ha fatto crescere nella convinzione che fossi amato già prima di nascere. In ciò ho riconosciuto l'amore materno di Dio che mi ama da prima che il mondo fosse creato. Mia mamma mi offrì al Signore, ma non pensava che Egli la prendesse sul serio e che fosse lo Spirito Santo a suggerire al suo cuore questa offerta.
Poi ho conosciuto un altro tipo di amore: quello di una ragazza. Quante volte ho ringraziato il Signore per avermi dato ciò che volevo... Ma un giorno Dio mi ha fatto capire che quella non era la mia strada.
Avevo tutto ciò che volevo e tutti mi dicevano "Bravo!", ma la mia vita era vuota e senza senso. Proprio allora Gesù ha riversato nel mio cuore la gioia di sentirmi amato con una larghezza traboccante di infinito. Era il Signore che mi chiamava, con una sinfonia, a lasciare da parte tutto per seguire un progetto pensato per me dall'eternità. In quel momento mi ha rivelato quanto fossi piccolo in confronto alla sproporzionata immagine di me che il mio orgoglio aveva costruito impedendomi così di vedere Dio. Mi chiamava a donarmi agli altri, ma in me, nuovo giovane ricco, la paure e i dubbi suscitati dal Menzognero cercavano di farmi rinunciare alla mia vocazione. Per grazia, lo Spirito Santo ha bruciato in me tutti i timori e ho seguito la chiamata.
Non posso certo dimenticare come bruciava di amore il mio cuore quelle fredde mattine di gennaio quando, alzandomi un'ora prima, andavo in bicicletta alla Messa. Né dimentico quella signora che mi chiedeva se ero disoccupato, pensando che se andavo in chiesa ogni giorno era perché non avevo nulla da fare...
Poi sono entrato in seminario. Non sempre è stato rose e fiori, ma tutto è servito a farmi maturare nel cammino di fede, nella conoscenza di me stesso e nel rapporto con gli altri.
Un'esperienza forte sono stati gli esercizi spirituali del mese ignaziano cui ho partecipato a luglio dell'anno scorso. Trenta giorni di completo silenzio e preghiera. Durante questo periodo di ulteriore verifica della vocazione ho scritto una specie di preghiera personale al Signore:
"Solo in te, Signore, ci sono gioia e pace e quindi ti voglio seguire in tutto ciò che mi chiederai. Ti offro tutto di me, e tu, che mi conosci meglio di me stesso, sai quante infedeltà e miserie mi caratterizzano. Ti offro anche queste, ma soprattutto vorrei darti il frutto dei talenti che tu mi hai dato. Se li metto al tuo servizio non sono un eroe, ma un servo inutile, perché sei tu che mi hai dato tutto. Ti offro inoltre le mie mani per portare agli uomini che mi porrai accanto i segni efficaci della tua grazia. So che sono indegno di questo compito e che non potrò ricambiare in generosità e abbondanza il tuo amore per me. Posso solo assicurarti che ce la metterò tutta, ma tu, mi raccomando, aiutami, sostienimi, incoraggiami perché senza di te io non posso fare nulla. E quando un giorno dovrò rispondere alla tua ultima e definitiva chiamata aiuta la tua pecorella smarrita a rispondere "Eccomi!" e nella gioia eterna faremo festa insieme."
Nella mia vita una frase del Signore mi ha particolarmente segnato: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi" (Gv 15,16). Non sono io il protagonista della mia vocazione e mi auguro di ricordarlo sempre. Spero che ciò mi aiuti anche nei momenti di difficoltà che inevitabilmente verranno. Del resto, la massima gloria di Gesù sta nella croce e sarò onorato di partecipare ad essa quando e come vorrà il Signore.
don Stefano Bimbi
Fondatore del Centro Culturale
"Amici del Timone" di Staggia Senese
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