Conferenza n.12 del 1 giugno 2006
Ospite: Paolo Gulisano / Argomento: Libri

LE BUGIE DEL CODICE DA VINCI
Siamo “analfabeti” della religione, basta documentarsi

Il 1° giugno 2006 si è svolto un incontro con Paolo Gulisano sul libro "Il Codice da Vinci". Erano presenti oltre centocinquanta persone. Sono stati smascherati i fondamenti menzogneri del libro di Dan Brown.
Ecco la testimonianza di un giovane che era presente alla conferenza:

Cari "Amici del Timone",
vi scrivo per farvi i complimenti: il vostro Centro Culturale è davvero un'ottima cosa. C'è bisogno di un po' di cultura in mezzo al mare di ignoranza in cui siamo abituati a navigare in questi anni. Davvero complimenti. E complimenti in particolare per l'incontro del 1° giugno sul Codice da Vinci. Io ho sia letto il libro (2 anni fa) che visto il film (che da appassionato e modesto intenditore di cinema ritengo orribile) e molte delle cose che sono state dette le conoscevo già, ma è stato importante che ci sia stato un incontro per divulgare un po' di verità anziché le falsità del famoso libro.
Come detto, io ho letto il libro 2 anni fa, regalatomi a Natale da dei parenti della mia ragazza. Sinceramente all'inizio quando iniziai a leggerlo mi catturò subito, perché, per lo meno all'inizio la trama è incalzante e ti tiene con gli occhi incollati. Proseguendo poi mi sono visto proporre tutta quella serie di fandonie che, agli occhi di una persona che non sa potevano essere anche verosimili. In sostanza lessi il libro in tempi record e alla fine del libro avevo un desiderio incredibile di "saperne di più". Confesso che quando lo lessi ero anche io tra quelli, come ha detto Paolo Gulisano alla conferenza, "analfabeti" della religione. Infatti non sapevo e non potevo discernere tra le verità e le menzogne. Quindi mi sentii spinto a doverne sapere di più.
Che cosa feci allora? Semplicemente mi documentai (e lo sto facendo anche ora): comprai subito una edizione annotata dei Vangeli, poi comprai libri su Maria Maddalena, sui Templari, gli scritti apocrifi e gnostici, insomma un bel po' di materiale. Tra l'altro, volevo capire come si era arrivati da Gesù in croce alla Chiesa Cattolica di oggi. Poi ovviamente con tutte le letture che ho fatto mi resi conto delle fandonie che Dan Brown ha scritto.
Quindi posso dire che per me questo libro è stato uno stimolo in più a conoscere le radici della mia religione, e spero che possa essere così per molte altre persone, perché è davvero triste vedere che tanta gente crede a quello che dice Dan Brown senza sapere e senza cercare. Infatti secondo me sta qui la chiave del successo ottenuto dal libro: nell'ignoranza smisurata della gente (me compreso) sull'argomento religione. E Paolo Gulisano ha fatto bene a ribadirlo perché è una cosa che ci deve insegnare a non accontentarci del "sapere popolare", del "sentito dire", bisogna andare a fondo... o almeno io la penso così.
Un nuovo "amico del Timone"