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Ospite: Riccardo Cascioli / Argomento: Ecologia
Il 22 novembre 2019 ha avuto luogo a Staggia Senese la 101° conferenza del Centro Culturale "Amici del Timone" dal titolo "Greta e la follia ambientalista".
Ospite della serata è stato Riccardo Cascioli, coraggioso giornalista e apprezzatissimo direttore de La nuova Bussola Quotidiana ed esperto sull'ambiente su cui ha scritto alcuni libri. Nel 2014 abbiamo consegnato al direttore il premio Viva Maria destinato alla Bussola quotidiana. La riproduzione della Madonna del conforto che simboleggia tale premio è stata collocata nella redazione della Bussola e, ci ha confidato il direttore, davanti a lei tutta la redazione recita ogni giorno l'angelus a mezzogiorno.
La conferenza di questa sera ha preso spunto dalla svedese Greta Thunberg che viene portata a esempio per le giovani generazioni per impegnarsi per cambiare le abitudini sbagliate che condurrebbero al disastro planetario. Eppure Greta viene sfruttata dalle élite ecologiste per motivi economici tutt'altro che rispettabili. C'è da chiedersi infatti come mai ad una ragazza di appena sedici anni, afflitta da una forma di autismo, sia reso possibile tenere discorsi all'Onu e in vari Parlamenti, attaccando le istituzioni e proponendo "soluzioni" ridicole. È evidente che questo personaggio è stato scelto e montato a tavolino, affinché i giovani la prendessero come modello e la seguissero.
IL RISCALDAMENTO GLOBALE
Il riscaldamento globale oggi nessuno lo nega, ma questo fatto viene esagerato nella portata e nelle conseguenze. Infatti negli ultimi 130 anni la temperatura è cresciuta meno di un grado, per la precisione 0,9 gradi centigradi. Oltre ad essere una crescita davvero irrisoria, la questione ben più importante è capire che la temperatura terrestre è sempre cambiata. Oggigiorno abbiamo l'idea che il clima debba essere uniforme, perciò ogni minimo cambiamento lo percepiamo come un problema. Ma analizzando l'andamento climatico del passato ci accorgiamo che anche durante il regno degli antichi romani e nel periodo medievale c'era stato un notevole riscaldamento climatico, che aveva favorito il prosperare dell'agricoltura e quindi il benessere, per questo era stato definito "optimum romano" e "optimum medievale". Nei quattro secoli post medievali è seguito un progressivo raffreddamento, tanto che quel periodo è chiamato "piccola era glaciale". Poi un nuovo innalzamento fra il 1800 e il 1900 e di nuovo un abbassamento, testimoniato dal fatto che a metà degli anni '70 addirittura i giornali davano l'allarme di un raffreddamento globale.
Cascioli è quindi passato ad illustrare i motivi per cui è stato creato questo allarmismo ingiustificato: alla base, oltre ai motivi politici e a quelli economici, c'è una radice ideologica-cultural-religiosa che mira da molti anni ad eliminare la centralità dell'uomo all'interno del creato, nonostante Dio abbia posto l'uomo, vertice della creazione, come custode e amministratore del creato. Con la "Carta della Terra" approvata nel 2000 si intendeva idealmente sostituire la "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" facendo passare l'idea che l'uomo non è superiore agli altri esseri viventi (animali e vegetali), bensì tutti sono dello stesso livello. Poco importa se l'uomo dimostra la sua superiorità attraverso le proprie capacità intellettive e per il fatto che è l'unico essere che può scegliere di non obbedire alle leggi della natura e al proprio istinto.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Questa concezione dell'uomo come un pari degli animali, porta a ritenere che il riscaldamento climatico sarebbe colpa della troppa Co2 prodotta dall'uomo attraverso l'uso dei combustibili fossili e a causa degli allevamenti intensivi. Ecco perché l'attività umana va bloccata in ogni modo. Con l'introduzione dell'idea di "Sviluppo sostenibile" viene bloccata la creatività dell'uomo che crea progresso, perché se un progetto non rispetta certi standard imposti dall'alto non viene approvato.
Per questa disumana ideologia l'aumento della popolazione è una minaccia per lo sviluppo e l'ambiente perché l'uomo con le sue attività, anziché benessere porterebbe scompiglio. Con queste premesse si è tentati di credere che le culture primitive vivessero in armonia con la natura e fra sé, dimenticando che grazie all'evangelizzazione e quindi all'arrivo degli uomini più civilizzati sono finiti ad esempio i sacrifici umani.
In realtà la questione del clima viene tirata in ballo per attuare quel progetto deciso da decenni di diminuire la popolazione mondiale già introdotto da Malthus fermando la crescita economica nei paesi ricchi e la crescita della popolazione nei paesi poveri. In Italia viene propagandata la cosiddetta "decrescita felice" con la conseguente de-industrializzazione dimenticando che la decrescita non è certo felice.
Per motivare la bontà della decrescita e della denatalità è stato introdotto il concetto di rispetto dell'impronta ecologica. Questo concetto è nato osservando le mucche, le quali hanno bisogno di un certo spazio in cui tutte possano liberamente mangiare e rilasciare escrementi. Lo stesso calcolo è stato utilizzato per calcolare la superficie a disposizione per l'uomo in base alle risorse esistenti. Ma se qualche mucca muore se non c'è sufficiente cibo per sfamarle tutte, per l'uomo questo meccanismo non si può applicare. Egli è infatti in grado di spostarsi in un altro luogo, inventare nuove risorse e nuovi modi per sopravvivere. Le risorse non sono limitate come vogliono farci credere, perché una risorsa diventa tale dal momento che, scoperta in natura, viene lavorata e utilizzata dall'uomo. L'Età della pietra non è finita perché sono finite le pietre, ma perché l'uomo ha trovato nuovi materiali più performanti con cui costruire i suoi utensili, ad esempio il metallo.
LA VERA RISORSA È L'UOMO
Anche l'avvento dell'agricoltura biologica, incentivata più di quella intensiva, pare che serva soltanto a dimostrare che non c'è cibo per tutti, dato che costa di più e produce di meno. I fitofarmaci usati nel modo corretto permettono di produrre di più in minor spazio. Questo permetterebbe ai paesi sottosviluppati di prodursi il cibo senza bisogno di cercare sempre nuovi spazi. In Amazzonia, ad esempio, le foreste vengono bruciate dagli indigeni per trovare nuove terre per coltivare. A proposito dell'Amazzonia è interessante sapere che le foreste amazzoniche siano il polmone del mondo è una fake news. In realtà il vero polmone del mondo sono gli oceani.
Cascioli ha concluso spiegando che la vera risorsa davvero fondamentale, ed è proprio quella che cercano di eliminare, è l'uomo che con la sua creatività e con il suo ingegno può rispondere al bisogno degli altri uomini migliorando allo stesso tempo la natura che ci circonda. La vera minaccia è ingabbiare l'uomo con leggi che limitino la sua attività. In passato l'uomo ha bonificato aree completamente inospitali rendendole più verdi e più feconde. Se sono stati tagliati degli alberi non bisogna dimenticare che sono stati anche ripiantati. L'uomo ha imparato a smaltire i rifiuti con tecniche sempre migliori, ovviamente nei paesi sviluppati, perché solo lo sviluppo che porta a nuove tecnologie per produrre può portare con sé anche nuove tecnologie per smaltire meglio e inquinare meno. Laddove ci sono problemi sono solo di cattiva gestione: non a caso il problema della plastica in mare è soprattutto nel continente asiatico, dove il sottosviluppo porta con sé problemi nello smaltimento o come in questo caso nel riciclo. Il problema non è la plastica, anche il vetro o le parti di un'automobile gettate in mare inquinerebbero; ma siccome la plastica è utilizzata in moltissimi modi e in moltissimi ambiti, ecco che per farci decrescere e impoverire la vogliono togliere.
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