Conferenza n.19 del 27 aprile 2007
Ospite: Antonino Zichichi / Argomento: Scienza

LA VERA SCIENZA NON PUO' ESSERE IN CONTRASTO CON LA FEDE
La scienza è nata per atto di fede in Colui che ha fatto il mondo

Il 27 aprile 2007 il Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese ha avuto il piacere e l'onore di ospitare il professore Antonino Zichichi, pioniere della fisica nucleare, uno dei maggiori scienziati a livello mondiale. Il professore ha parlato della scienza vissuta come un atto di fede e della nuova frontiera del Supermondo. Ma, soprattutto, di Galileo Galilei. Il nome del genio pisano è stato spesso richiamato dal professore, presidente della Federazione Mondiale degli Scienziati e fondatore del centro di cultura scientifica Ettore Majorana, a Erice.
Davanti ad un pubblico di cinquecento persone, soprattutto giovani, Zichichi ha esordito ricordando che la scienza è nata in casa nostra, cioè nel mondo cattolico. Essa non è altro che lo studio della logica del creato e nasce per atto di fede in colui che ha fatto il mondo. Il professore ha invitato a chiedere, a chi nega che Galilei sia stato il primo scienziato, il nome di una persona che prima di lui abbia scoperto una legge fondamentale della natura. Ovviamente nessuno.
È assolutamente scandaloso che l'Europa non riconosca le proprie radici cristiane che hanno permesso alla nostra cultura di scoprire la scienza e di progredire così tanto in soli quattrocento anni. In questo breve periodo siamo passati dalla meridiana agli orologi atomici in grado di misurare il millesimo di miliardesimo di secondo; eppure queste radici cristiane sono oggi contestate dai nuovi illuministi. Essi dimenticano Galilei, l'uomo che ha determinato una svolta intellettuale che non ha precedenti nella storia umana. Da allora in poi, ponendo le domande a colui che ha fatto il mondo, l'uomo può scoprire con certezza che l'universo non è retto dal caos, bensì da una logica rigorosa con le sue leggi che sono valide dal cuore di un protone (un milionesimo di miliardesimo di centimetro) ai confini dell'universo (un milione di miliardi di miliardi di chilometri). Non esiste fenomeno galileianamente noto, e cioè riproducibile in modo rigoroso, che non possa essere spiegato come conseguenza della logica del creato: essa rappresenta la più grande conquista della ragione nell'immanente.
Questo studio della logica del creato ci ha portato a concepire l'esistenza di una realtà ancora più affascinante di quella a noi familiare: realtà di straordinaria simmetria cui è stato dato il nome di Supermondo. Certo, attualmente, nessuno sa dirci se esista o meno il Supermondo; eppure, questa realtà teorica è stata posta su basi di rigorosa formulazione matematica ed è su queste basi che si possono capire tante proprietà del mondo in cui viviamo. Tuttavia, manca la prova galileiana per essere certi dell'esistenza del Supermondo con le sue quarantatre dimensioni. Non basta il rigore logico: c'è bisogno della prova galileiana, cioè sperimentale, in quanto essa è la risposta che il Creatore dà alle nostre domande.
Una bugia che ci viene detta è che la scienza ormai ha scoperto tutto. Se non scopre l'esistenza di Dio è perché Dio non esiste: niente di più falso. La scienza è ben lungi dall'aver scoperto tutto. Il professore ha fatto alcuni esempi che si sono avuti nella storia: ogni volta che gli scienziati si erano illusi di aver capito tutto, una scoperta imprevista ha aperto nuove frontiere svelando nuovi affascinanti problemi da risolvere.

L'ATEISMO È CONTRADDITTORIO
Zichichi ha ricordato che la cultura atea dominante, secondo cui la scienza nega l'esistenza di Dio, si basa su una costruzione logica contraddittoria, perché nega l'esistenza del trascendente: se tutto fosse immanente, anche la ragione si esaurirebbe nella sfera immanentistica della nostra esistenza. Siccome le più grandi conquiste della ragione sono linguaggio, logica e scienza, la matematica, come forma rigorosa di ragione, dovrebbe saper dimostrare che Dio non esiste e la scienza dovrebbe essere in grado di scoprire che Dio non esiste. Ma la matematica non ha dimostrato il teorema della negazione di Dio, né scienza ha la prova della non esistenza di Dio. Se tutto, quindi, si esaurisce nell'immanente, come è possibile che non esista il teorema della negazione di Dio, né la scoperta scientifica della non esistenza di Dio? Questa è la contraddittorietà della costruzione logica dell'ateismo che in realtà non è un atto di ragione, ma di sola fede: un atto di fede nel nulla.
Agli atei che allora chiedessero ai credenti di arrivare con la logica matematica a dimostrare il teorema dell'esistenza di Dio, si può rispondere che, se così fosse, Dio dotrebbe essere solo matematica: Dio, invece, è tutto. E lo stesso vale per la scienza: se la scienza riuscisse a scoprire Dio, Egli dovrebbe essere solo la più grande scoperta scientifica; e invece Dio è tutto. Ecco quindi dimostrato che l'ipotesi "Dio esiste" è logica, mentre l'ipotesi "Dio non esiste" è contraddittoria.
L'aver fatto credere che fede e scienza fossero nemiche è ciò che Zichichi ha definito Hiroshima culturale. In realtà nessun grande scienziato, e va sottolineato nessuno, ha mai affermato che scienza e fede sono nemiche.

EVOLUZIONISMO FALLITO
Un altro momento molto interessante della conferenza è stato quando il professore ha distrutto uno dei dogmi più ferrei della cultura dominante: l'evoluzionismo. Questa teoria pseudo-scientifica, infatti, non ha né il rigore matematico né la riproducibilità sperimentale: in altre parole, non è scienza. L'evoluzionismo viene insegnato nelle scuole ricorrendo ad una tautologia: "È così perché è così". Ad un convegno internazionale in cui alcuni sostenevano la teoria darwinista, Zichichi chiese che scrivessero la formula matematica di ciò che stavano dicendo: nessuno è mai stato in grado di farlo, perché appunto non si tratta di scienza, ma siamo al livello di romanzo, cioè sono solo chiacchiere. Buone per chi le beve perché dette in televisione, ma non per un convegno scientifico dove contano le equazioni e gli esperimenti riproducibili.

GLI EXTRATERRESTRI NON ESISTONO
Interessante poi l'accenno a chi crede all'esistenza degli extraterrestri. Se esistono, non si capisce come mai non si facciano vedere; se sono più intelligenti di noi, dovrebbero mostrarsi per insegnarci le loro scoperte o, almeno, per dominarci. Evidentemente le probabilità che esistano altre forme di intelligenza pari alla nostra sono praticamente nulle. Già la comparsa della vita anche su un solo pianeta dell'universo aveva una probabilità bassissima, di gran lunga inferiore a quella di vincere comprando un biglietto della lotteria. Per capire dobbiamo riflettere sui tre clamorosi big bang che si sono avuti nella storia. Il primo ha creato l'universo dal nulla, il secondo ha fatto passare dalla materia inanimata alla vita, e il terzo dalla materia vivente all'intelligenza.
Del secondo big bang siamo al buio più completo ed infatti la scienza è ancora lontanissima dal comprendere la vita. Se la scienza avesse scoperto la vita potremmo darla come accendiamo una lampadina: con il tasto on si dà la vita e con il tasto off si toglie, a piacimento quante volte vogliamo. È evidente che ciò non sarà mai possibile.
Anche del terzo big bang la scienza è lontana dal capire. Infatti non è possibile dare l'intelligenza che ha l'uomo alla materia vivente non dotata di ragione. Altrimenti potremo dare l'intelligenza ad una rondine semplicemente premendo un tasto. Il professore ha usato esempi semplici, ma efficaci per comprendere che un disegno superiore e misterioso guida la storia dell'universo.
Interessante poi è stata la rivelazione che Zichichi aveva l'intenzione di fare con Fellini un film su Atlantide. Purtroppo ciò non è potuto avvenire per la prematura scomparsa del regista.

LE VARIAZIONI CLIMATICHE NON DIPENDONO DALL'UOMO
Rispondendo ad una domanda di una ragazza, il professore ha affermato che le paure generate dalle variazioni climatiche si fondano su una matematica grossolana e contraddittoria; ad esempio coloro che anni fa avevano previsto che nel 2000 il Mar Mediterraneo sarebbe stato senza vita, sono stati smentiti dai fatti. L'aumento della temperatura, comunque di lieve entità, non è dimostrato che sia causato dall'uomo, ma è dovuto principalmente, se non esclusivamente, a cause naturali: ad oggi nessuno è in grado di prevedere i cambiamenti climatici con rigore scientifico. È sbagliato inoltre criminalizzare l'anidride carbonica che invece è utilissima ad esempio per la crescita delle piante. Nemmeno l'effetto serra è dannoso, anzi è proprio ciò che permette la vita sul nostro pianeta che altrimenti avrebbe una temperatura media di diciotto gradi sotto zero rendendo la vita impossibile. Inoltre l'effetto serra non dipende dall'attività umana. Tutto ciò non vuol dire che siano giuste l'industrializzazione selvaggia e l'immissione di veleni nell'ambiente. Anzi, secondo il professore, tutto ciò andrebbe punito severamente.

ASTROLOGIA: GRANDE BUFALA
L'ultimo punto toccato da Zichichi è stata l'astrologia. Nonostante l'enorme progresso che la scienza ha permesso di realizzare, c'è ancora chi crede negli influssi stellari, negli oroscopi e nei segni zodiacali. Il professore ha spiegato il terzo movimento della Terra che smentisce il legame tra data di calendario e segno zodiacale, di modo che se uno crede di essere di un segno è in realtà di quello precedente. Ma anche così facendo le costellazioni sono pura illusione, infatti anche se noi le vediamo fisse, in realtà le stelle si muovono ad altissime velocità e quelle che a noi sembrano vicine da formare una costellazione, in realtà sono lontanissime tra di loro e non formano nessuna figura. Insomma non c'è nessuna influenza stellare nella nostra vita.

UN LUNGO APPLAUSO
Al termine della serata un lungo e fragoroso applauso ha sottolineato la soddisfazione dei presenti colpiti anche dal fatto che il professore, per poter essere tra noi, aveva rinunciato alla seconda parte del Seminario internazionale organizzato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace sul tema "Cambiamenti climatici e sviluppo" del quale, su richiesta degli organizzatori, avrebbe dovuto tirare le conclusioni.

PER APPROFONDIRE:
ANTONINO ZICHICHI, Perché io credo in colui che ha fatto il mondo, ed. Il Saggiatore.

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